lunedì 17 gennaio 2011

Tron Legacy

Sam Flynn, rimasto orfano in tenera età per la scomparsa irrisolta del padre, si ritrova per caso catapultato in un mondo digitale, creato dallo stesso padre, genio informatico, che vi è rimasto imprigionato ad opera di un'entità digitale, C.L.U., creata con l'intenzione di rendere perfetta quella realtà fittizia, dove, però, esiste le vita e la morte.
Il film non fa altro che seguire la vicenda di Sam che cerca, insieme al padre Kevin, di fuggire da questo mondo, senza essere catturati del programma deviato C.L.U.
La trama non porta niente di nuovo al panorama cinematografico, ma sono le ambientazioni che innalzano la pellicola ad un livello superiore. Si tratta di una realtà digitale completamente nuova, scura, ma con tratti estremamente luminosi. Curata fin nei minimi dettagli, con nuove tecnologie come quelle delle pseudo-moto o pseudo-auto e altri veicoli futuristici.
Non si tratta, però, di pura fantascienza, perché ha tratti che riportano anche al genere fantasy, come la lotta del bene contro il male (sottolineato nella pellicola con luci di tute ed oggetti diverse, rosse o blu). E anche la velocità della pellicola, tranne nelle scene prettamente di azione, non rispecchia propriamente i canoni della modernità, ma sembra, anzi, rifarsi alle vecchie pellicole, come a riprendere il filone nato col vecchio Tron (1982), o a citare la filosofia zen che viene più volte citata durante il film.
Eccezionale la colonna sonora realizzata interamente dai Daft Punk.

Voglio finire con una piccola riflessione sul 3D. Il film è realizzato solamente in parte in 3D, quasi la metà del film non lo è (e viene chiaramente specificato all'inizio della pellicola). Questo conferma che la sua resa tridimensionale è stata realizzata posteriormente alla produzione del film. Che senso possiede una cosa del genere? A me pare semplicemente un modo per spillare più soldi agli spettatori, per avere un servizio incompleto e di bassa qualità (non ci sono effetti degni di nota, oltre a ridurre notevolmente la luminosità dell'immagine). Oltretutto la versione in due dimensioni uscirà solo successivamente, quando, ormai la gran parte degli interessati avranno visto la pellicola (ovviamente in tre dimensioni).

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