venerdì 22 aprile 2011

Five for ImPressing: Camilla Vanzulli


Nome, cognome, età e da quanto scatta fotografie?
Camilla Vanzulli, 22 anni a giugno.
Non saprei dire con precisione quando ho iniziato a scattare. Nonostante sia una frase inflazionata, credo davvero che la fotografia faccia parte di me da sempre. Tuttavia, gli ultimi due anni sono stati sicuramente i più densi.

La sua attrezzatura?
La mia nikon D90, e a volte un treppiedi (ho appena scoperto l’esistenza della doppia consonante di questa parola).

Cos’è la fotografia per lei?
Questa è una domanda difficile. Una volta ho scritto che la fotografia per me è necessità, quel bisogno di attaccarsi alla materialità dei ricordi. Oggi penso che sia molto di più. Di recente ho letto un libro di Susan Sontag, “Sulla Fotografia”, che consiglio a chiunque abbia la mia stessa passione. Leggerlo ti fa capire quanto sia limitante l’idea stessa di dare una definizione di cosa sia fotografia, per quanto personale possa essere. Sei destinato a contraddirti.

I suoi soggetti preferiti?
Le Donne, ma anche le coppie. Poi adoro i dettagli, quei particolari che la macchina fotografica ha la capacità di render poetici.

Cosa fa quando non scatta foto?
Sono iscritta alla facoltà di Filosofia, quindi mi dedico a questo tipo di studi. Credo che influiscano molto sul mio modo di vedere il mondo, e di conseguenza sul mio modo di scattare.
Nel tempo libero mi piace trarre ispirazione da film e libri, viaggiare. Rimpiango ogni viaggio che ho fatto prima che la mia passione fotografica giungesse al punto in cui oggi si trova. Rimpiango le fotografie che allora non avevo i mezzi per scattare. Ripeterei ogni mio viaggio anche solo per realizzarle.


Qual è la foto che sogna di scattare?
Più che una foto in particolare sogno una collezione fotografica. Scatto per esprimermi, ma anche per conservare. Sogno una vita piena di fotografie. Mi piace immaginarmi anziana, non solo ad osservare le fotografie di una vita, ma a scattare ancora. Certo in modo diverso.


Un fotografo che ci consiglia di tenere d’occhio?
Qui la risposta è obbligata in un certo senso. Marta. Potete trovarla su Flickr alla voce “The unsaid words”. E ho detto tutto.

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